Il panorama dei giganti

Aziende come Anthropic, Google, OpenAI, Grok, Moonshot AI, Z.AI, Tencent e Alibaba sono il baluardo dei fornitori di Intelligenza Artificiale. Alcuni di questi nomi potrebbero risultare non familiari, specialmente alle persone lontane dal mondo della programmazione, della computer grafica e di Internet in generale.

Forniscono tutti gratuitamente (per ora) generosi quantitativi di token da bruciare per aiutarci nei nostri task giornalieri, ma la vera corsa all’oro è lontana dall’idea generale che si è fatto il pubblico in questi anni.

La realtà del mercato

Sebbene uno studio di qualche tempo fa pubblicato da OpenAI dimostrasse che la maggior parte dell’utilizzo provenisse dai task di tutti i giorni (ricerche web, domande di natura introspettiva, supporto morale, studio ecc…), la maggior fonte di reddito veniva dalla programmazione e dall’automazione tramite IA.

• Sviluppatori Junior sono stati catapultati in figure middle: avendo ben compreso meccanismi e paradigmi dello sviluppo software, basta un’idea per creare un software semplice (ma anche complesso, gli ultimi modelli sono in grado di scrivere driver CUDA one-shot, per dire).
• Figure Senior non hanno più bisogno delle “scimmie da tastiera” per sistemare qualche bug e fare CTRL+C CTRL+V da Stack Overflow.

Soprattutto ora le scimmie da tastiera possono lavorare h24 e non vanno pagate decine di migliaia di euro l’anno… o forse sì?

Oltre il codice: Agenti IA

Le aziende più high-tech oggi consentono l’utilizzo dell’intelligenza artificiale ai propri programmatori e la integrano nei propri processi.

Il Sacro Graal però non è la benvoluta capacità di generare codice perfetto o generare risposte automatiche a clienti scontenti, ma la capacità agentica di utilizzare i giusti “attrezzi” nel momento giusto e con il più basso tasso di errore possibile.

Questo è un fragile equilibrio tra capacità del modello di intelligenza artificiale generativa e un attento allenamento su dati raccolti chissà dove e come.

Conclusioni

Queste capacità agentiche sono il vero cuore dell’automazione e ad oggi le testate giornalistiche si riferiscono alle IA più potenti facendo fede proprio a questo tipo di valutazione, poiché le aziende stesse che hanno rilasciato i modelli sanno che l’obiettivo di mercato è quello.

Questo tipo di processo è ciò che ci sta trasportando verso un mondo con meno posti di lavoro: non sono solo i modelli ad essere più capaci, è il mondo che si sta adattando e sta fornendo gli “strumenti” ai modelli per fare di più.